Verbale della riunione dell’Ufficio di Presidenza – 30/10/2019

VERBALE DELLA RIUNIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA

Si riunisce in data 30 ottobre 2019 a Trieste, presso la sede di Via Polonio 5, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Sindacale Interregionale Italo-Croato Alto Adriatico CGIL, CISL, UIL, SSSH.

Sono presenti:

  1. Michele Berti (UR UIL Friuli Venezia Giulia);
  2. Gerardo Colamarco (UR UIL Veneto);
  3. Roberto Treu (CGIL Friuli Venezia Giulia);
  4. Slobodan Kapor (SSSH – Ufficio conteale della Contea Istriana);
  5. Nives Scomersich (SSSH – Ufficio conteale della Contea Istriana);
  6. Juraj Šoljić (SSSH – Ufficio conteale della Contea Litoraneo-Montana);
  7. Petra Vaci (SSSH – Ufficio conteale della Contea Litoraneo-Montana).

Sono assenti giustificati:

  1. Mariateresa Bertelli (sostituta di Luciano Bordin, USR CISL del Friuli Venezia Giulia).

La riunione ha il seguente ordine del giorno:

  1. valutazione sull’opportunità di assumere una posizione sul reiterato mancato ingresso della Croazia nello Spazio Schengen;
  2. aggiornamento sulla realizzazione delle attività 2019;
  3. individuazione di una data per la convocazione della prossima riunione dell’Assemblea Generale del C.S.IR.;
  4. varie ed eventuali.

I lavori iniziano alle ore 11.15. Michele Berti, in qualità di Presidente, presiede la riunione dell’Ufficio di Presidenza.

1. Il Presidente ricorda ai/alle presenti come il precedente 22 ottobre la Commissione europea abbia dato il suo assenso all’ingresso della Croazia nello Spazio Schengen, in quanto lo Stato croato è stato giudicato capace di rispettare tutti i requisiti tecnici per entrare nella zona comune senza controlli confinari. Si è trattato di un risultato sofferto, arrivato al culmine di un lungo percorso, che ancora però non può considerarsi definitivo, visto che per divenire realtà necessita dell’approvazione unanime del Consiglio europeo. In tale consesso, peraltro, è previsto che verranno sollevate delle contrarietà da parte di alcuni paesi, Slovenia in primis, che sono alquanto critici sulle reali capacità della Repubblica di Croazia di rispettare effettivamente tutti i requisiti previsti dalla legislazione Schengen, a cominciare dal controllo di quello che diverrebbe il nuovo confine esterno dello Spazio Schengen, vale a dire quello con la Bosnia-Erzegovina. Nondimeno, è probabile che tale argomento non verrà messo immediatamente all’ordine del giorno del Consiglio europeo, rischiando che passi molto tempo prima che una decisione definitiva nel merito venga presa. Il C.S.IR. si è sempre battuto perché ogni barriera alla mobilità dei lavoratori frontalieri che si muovono nell’Area dell’Alto Mar Adriatico fosse superata e, senza entrare nel merito delle perplessità espresse dagli altri paesi, saluta questo risultato con favore. Ravvisa tuttavia il rischio che l’importante assenso dato alla Croazia da parte della Commissione europea finisca nel dimenticatoio, superato da altri temi dell’agenda politica europea. Come già proposto da altri nel corso della precedente riunione dell’Ufficio di Presidenza del C.S.IR. del 25 giugno 2019, il Presidente chiede dunque ai/alle presenti un parere sull’opportunità di assumere una posizione pubblica, a favore di un pronunciamento positivo e quanto più celere possibile del Consiglio europeo nei confronti dell’ingresso definitivo della Croazia nello Spazio Schengen. Si apre un breve dibattito, in cui si registra una completa convergenza dei/delle presenti su tale proposta e in cui viene ricordato come il sindacato sia sempre stato dalla parte della solidarietà e per l’abbattimento di qualsiasi forma di muro. Il Presidente propone dunque che venga preparato e diffuso un comunicato stampa sull’argomento e organizzata una conferenza stampa del C.S.IR., da tenersi nella medesima giornata in cui si svolgerà la riunione dell’Assemblea Generale del C.S.IR., di cui sub 3. L’Ufficio di Presidenza del C.S.IR. approva all’unanimità.

2. Viene chiesto ai colleghi dell’SSSH un aggiornamento sulla situazione dei cantieri navali croati dell’Alto Mare Adriatico da lungo tempo in crisi, per capire la fattibilità delle attività ipotizzate nel corso della riunione dell’Ufficio di Presidenza del C.S.IR. del precedente 25 giugno. Per quanto riguarda i cantieri fiumani “3 maggio”, viene riferito di come vi siano state due visite al sito produttivo del Primo Ministro croato, Andrej Plenković, precedute da riunioni tecniche svoltesi al Ministero dell’Economia. Allo stato attuale, la questione decisiva da risolvere è quella della nomina del Direttore dello stabilimento. Per quanto riguarda invece la situazione debitoria, è stato raggiunto un accordo con quasi tutti i creditori, che hanno ricevuto il 15% del loro credito. Il rimanente 85% è stato concordato che verrà corrisposto entro il 2021. Ai/Alle lavoratori/trici sono stati corrisposti 10 mensilità di retribuzione, grazie a un prestito di 150 milioni di kune acceso presso la Banca Croata per la Ricostruzione e lo Sviluppo. I salari sono stati garantiti per tutto l’anno successivo, quindi la nave commissionata da un armatore canadese verrà completata, unitamente ad un’altra unità navale. Si tratta di un percorso concordato con la Commissione europea. Dal punto di vista occupazionale, se all’inizio della crisi lo stabilimento impiegava 1.368 persone, questo numero nel mese di settembre 2019 era drasticamente sceso a 750, essendo leggermente risalito a 800 unità il mese successivo. Passando alla situazione del cantiere polesano “Scoglio Olivi”, oggetto di una procedura fallimentare in corso, i/le colleghi/e dell’’SSSH riferiscono di come il precedente 25 ottobre il Tribunale amministrativo di Pisino abbia optato per consentire la continuazione dell’attività cantieristica, al fine di elaborare entro il successivo 25 novembre un piano finalizzato a ottenere prestiti per terminare le navi in costruzione e convincere nel contempo i creditori a rinunciare a incassare il denaro, accettando in cambio quote societarie. Sarebbe un primo passo per poter continuare anche in futuro l’attività di questo cantiere, che, tra diretti/e e dell’indotto, prima della crisi contava su 2.900 lavoratori/trici, mentre ora ne sono rimasti/e attivi/e non più di 90-100, quando per completare le navi in costruzione ne servirebbero almeno tra 400 e 600. Lavoratori/trici che, peraltro, sono in attesa di ricevere ciò che spetta loro per la disoccupazione, 3 mensilità di salario minimo e metà della liquidazione, che dovrebbero ricevere entro la fine del 2019. La parte restante del dovuto sarà invece richiesta successivamente. Alla luce di queste indicazioni, i/le colleghi dell’SSSH concludono che, a loro giudizio, ancora non vi siano le premesse per poter lavorare sui cantieri navali croati dell’Alto Mare Adriatico nei termini in cui il C.S.IR. aveva pensato di impostare le proprie attività per il 2020. L’Ufficio di Presidenza del C.S.IR. prende atto.
Il Presidente chiede infine ai/alle colleghi/e dell’SSSH informazioni in merito alla notizia riportata recentemente sulla stampa locale di Trieste, secondo cui in Croazia sarebbe possibile svolgere attività lavorativa subordinata da pensionati. Nella misura in cui ciò fosse vero anche per lavori eseguiti fuori dal territorio croato, infatti, ciò potrebbe incidere sull’annosa questione dei/delle lavoratori/trici frontalieri/e residenti in Croazia e impiegati/e in territorio italiano, i/le quali – spesso pensionati/e – sono indotti/e a lavorare irregolarmente, per evitare di perdere il diritto a percepire l’intero trattamento pensionistico. Viene, quindi, confermato dai/dalle colleghi/e dell’SSSH come da circa 6-8 mesi sia in vigore in Croazia tale possibilità, che consente ai/alle pensionati/e di esercitare lavoro subordinato fino a un massimo di 4 ore giornaliere, senza compromettere il diritto a percepire una pensione. Non hanno tuttavia informazioni in merito al fatto se ciò sia consentito anche per attività lavorativa svolto fuori dal territorio croato, cosa che s’impegnano a verificare.

3. Dopo consultazione con i/le presenti sui rispettivi impegni di fine anno, si propone che la riunione annuale dell’Assemblea Generale del C.S.IR. venga organizzata nella giornata di martedì 10 dicembre 2019 a Trieste, nello stesso luogo e giornata in cui si sarà svolta nella mattinata la conferenza stampa di cui sub 1). L’Ufficio di Presidenza del C.S.IR. approva all’unanimità, dando mandato al Presidente di individuare il luogo per lo svolgimento dei due eventi.

4. Non vi sono interventi da parte di alcuno/a per questo ultimo punto dell’ordine del giorno.

Verificato che non vi sono altre richieste d’interventi, Michele Berti dichiara sciolta la riunione dell’Ufficio di Presidenza del C.S.IR. alle ore 12.36.

Il verbalizzatore
Michele Berti