Verbale della riunione dell’Assemblea Generale – 16/05/2003

VERBALE DELLA RIUNIONE DELL’ASSEMBLEA GENERALE

Si riunisce in data 16 maggio 2003 l’Assemblea Generale del C.S.I. 3 Friuli Venezia Giulia/Veneto/Istria Croata.

Sono presenti: Luca Visentini (UIL FVG), Michele Berti (UIL FVG, supplente), Silvano Hrelja (SSSH Istria), Luciano Del Rosso (CGIL FVG), Giovanni Fania (CISL FVG), Monica Ukmar (supplente di Roberto Treu, CGIL FVG), Umberto Brusciano (CISL FVG), Giuliano Sadar (UIL FVG) come osservatore verbalizzante.

L’Assemblea Generale ha il seguente ordine del giorno:

  1. programmazione delle attività del 2003;
  2. tra quelle indicate sub 1., realizzazione di un convegno per illustrare i risultati di una ricerca-studio sulla fattibilità di un accordo bilaterale sul lavoro frontaliero tra i governi di Italia e Croazia;
  3. definizione della composizione dei membri della Presidenza del C.S.I. 3;
  4. varie ed eventuali.

I lavori iniziano alle 17.40 con la proposta di invertire l’ordine del giorno iniziando dal punto 3. L’Assemblea Generale accetta la proposta di Luca Visentini.

3. Luca Visentini informa i presenti della decisione congiunta di Giovanni Della Valle (CISL Veneto), Luciana Levi Bettin (CGIL Veneto) e Gerardo Colamarco (UIL Veneto), inviata via e-mail a tutta l’Assemblea Generale, di nominare Giovanni Della Valle quale membro della Presidenza al posto del dimissionario Antonio Zett (CGIL Veneto). Si chiude in questo modo una breve fase di incertezza rispetto alla completa definizione dei componenti della Presidenza. Luca Visentini propone all’Assemblea Generale di votare questa nomina. L’Assemblea Generale vota all’unanimità la nomina di Giovanni Della Valle quale nuovo componente della Presidenza.

1. Luca Visentini informa i presenti dell’ulteriore possibilità di finanziamento per l’attività del C.S.I. deliberata nell’ultima legge collegata alla Finanziaria regionale. Essendo intenzione del C.S.I. presentare domanda per accedere a detti finanziamenti, si rimanda la decisione finale sull’attività del 2003 all’incontro della Presidenza che si svolgerà nel mese di giugno, quando saranno state rese note le modalità e la tempistica per fare richiesta di detto finanziamento. L’Assemblea Generale concorda con la proposta.

2. Tra le attività che comunque erano state preventivate per il 2003, si conferma l’intenzione di organizzare un convegno a conclusione di un’attività di studio sulla possibilità di giungere a un accordo tra i Governi di Italia e Croazia sull’attuale tema del lavoro frontaliero all’interno del Friuli Venezia Giulia. Detta attività era stata proposta nel corso dell’ultima riunione della Presidenza da Silvano Hrelja. A tal proposito, Luca Visentini informa che l’ufficio del C.S.I. 3 si è gia attivato per reperire i testi di alcuni accordi bilaterali simili tra paesi (vedi Germania-Repubblica Ceca e Polonia) in modo da poter svolgere un lavoro comparato. Luca Visentini propone comunque di non coinvolgere in tale lavoro i livelli diplomatici dei due paesi, per evitare qualsiasi tipo di possibile interferenza con il lavoro che la diplomazia italiana si auspica svolgerà nel corso dell’anno per giungere a un omologo accordo con il governo della Slovenia.
Monica Ukmar fa presente che una simile attività di studio è stata svolta dalla Regione FVG nei confronti della Slovenia, che poi non ha portato a nulla di concreto in quanto la Slovenia ha iniziato il processo di adesione all’Unione europea, facendo risultare non più attuale quell’ipotesi. Ella propone di prendere in esame tale documento ai fini di cui al presente punto. Giovanni Fania propone di non trascurare come punto di partenza l’Accordo di Udine del 1982, che comunque rappresenta un esempio riuscito di accordo bilaterale su tale materia.
Su richiesta di Luca Visentini, Silvano Hrelja conviene sull’opportunità di organizzare il convegno in parola in Istria piuttosto che in Italia anche per motivi economici, che potrebbero permettere una maggior e più qualificata partecipazione, anche dall’estero. Silvano Hrelja aggiunge che per quanto gli consta, il movimento dei lavoratori frontalieri verso l’Italia si può quantificare in una cifra che si aggira sulle 35.000 Unità (di cui 20.000 dall’Istria e 15.000 dalla Contea Litoraneo-Montana). Alla definizione di tale cifra il sindacato croato è giunto sottraendo al totale della popolazione in età lavorativa residente il numero degli effettivamente occupati sommato ai disoccupati ufficiali. La parte rimanente si aggira su tale cifra e vi sono significative indicazioni che portano a pensare come tale quantità di persone trovi occasione di lavoro in Italia.
Michele Berti propone che in ogni caso a questo convegno si giunga non solo con una attività di studio comparato, ma con una proposta quanto più precisa possibile di quelli che potrebbero essere i contenuti di un accordo sul lavoro frontaliero. A tal proposito sottolinea l’importanza dell’accordo fra Germania, Repubblica Ceca e Polonia in quanto, per lo meno da parte tedesca, sembra delegare ai Länder la definizione del numeri di lavoratori frontalieri da ammettere annualmente sul territorio tedesco. Questa particolarità sembrerebbe andare nella medesima direzione di quanto sostengono varie giunte regionali italiane, le quali reclamano autonomia rispetto al governo in materia di definizione delle quote d’ingresso dedicate ai lavoratori extracomunitari. Inoltre, ricorda che se non si giunge a un’ipotesi di accordo bilaterale, il lavoro dei lavoratori croati frontalieri nel Friuli Venezia Giulia è destinato a rimanere lavoro illegale e sommerso: infatti i rigidi paletti posti dalla Bossi-Fini mal si conciliano con le esigenze di questa forza-lavoro e dei suoi datori di lavoro italiani, che hanno una lunga consuetudine nell’utilizzo del lavoro frontaliero.
Giuliano Sadar interviene aggiungendo che esiste un accordo per il lavoro frontaliero anche fra il Land austriaco del Burgerland e l’Ungheria, che potrebbe fornire ulteriori utili parametri per l’attività di studio di cui al presente punto: il C.S.I. si premurerà di recuperare il testo normativo anche di questo e di qualsiasi altro accordo su tale materia che potrebbe risultare utile.
L’Assemblea Generale concorda di affidare alla Presidenza, che si riunirà nel mese di giugno, il compito di definire i particolari organizzativi dell’iniziativa, che si terrà nei mesi autunnali.

4. Silvano Hrelja chiede se il C.S.I. possa finanziare una sua trasferta a Bruxelles per partecipare a un convegno previsto per il 12-13 giugno prossimi venturi a cui è stato invitato dalla C.E.S., vertente sulla normativa in materia di sicurezza sul lavoro. L’Assemblea Generale accoglie la richiesta e delibera positivamente.

L’Assemblea Generale viene sciolta alle 18.40 circa.

Il verbalizzatore
Giuliano Sadar