Verbale della riunione dell’Ufficio di Presidenza – 27/04/2005

VERBALE DELLA RIUNIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA

Si riunisce in data 27 aprile 2005, presso la sede di Via Polonio 5 in Trieste, la Presidenza del Consiglio Sindacale Interregionale Friuli Venezia Giulia/Veneto/Istria Croata CGIL, CISL, UIL, SSSH.

Sono presenti: Giovanni Della Valle (CISL Veneto), Jadranka Tomašić (SSSH Istria), Josip Šišović (SSSH Istria), Luca Visentini (UIL FVG), Monika Ukmar (CGIL FVG, supplente di Roberto Treu), Paolo Moro (CISL FVG, supplente di Giovanni Fania).

Sono assenti giustificati: Roberto Treu (CGIL FVG) e Giovanni Fania (CISL FVG)

È assente ingiustificato: Salvino Bibulić (SSSH Istria).

Sono inoltre presenti: Michele Berti (UIL FVG), in qualità di relatore di alcuni punti all’ordine del giorno e di verbalizzatore, e Matteo Zorn (UIL FVG), in qualità di ospite.

La Presidenza ha il seguente ordine del giorno:

  1. presentazione del questionario da diffondere alle categorie sindacali per la ricerca/studio sulla delocalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia e Veneto in Croazia;
  2. assegnazione dell’incarico per la realizzazione della ricerca/studio di cui sub 1.;
  3. esame della bozza di modifiche allo Statuto del Consiglio Sindacale Interregionale Friuli Venezia Giulia/Veneto/Istria Croata CGIL, CISL, UIL, SSSH;
  4. individuazione di una data per lo svolgimento dell’Assemblea annuale del Consiglio Sindacale Interregionale Friuli Venezia Giulia/Veneto/Istria Croata CGIL, CISL, UIL, SSSH;
  5. varie ed eventuali.

I lavori iniziano alle ore 11.53. Luca Visentini, in qualità di Presidente, presiede la riunione della Presidenza.

1. Luca Visentini invita Michele Berti a illustrare ai presenti il questionario sulla delocalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia e Veneto in Croazia. Michele Berti spiega come si è arrivati alla formulazione del questionario in oggetto, secondo le indicazioni pervenute dai presenti dopo la riunione della Presidenza dello scorso 14 marzo: chiede inoltre a tutti i presenti di distribuirlo presso le categorie interessate delle rispettive organizzazioni sindacali e di fungere da responsabili per la raccolta dei questionari compilati. Chiede infine la disponibilità dei colleghi dell’SSSH a tradurlo in lingua croata. Jadranka Tomašić garantisce che tale traduzione verrà realizzata e che successivamente il questionario sarà distribuito alle 15 categorie dell’SSSH potenzialmente interessate a fenomeni di delocalizzazione. Informa inoltre che – per garantire una mappatura il più completa possibile del territorio croato – è intenzione dell’SSSH consultare l’elenco delle imprese registrate presso la Camera di Commercio di Fiume, essendo possibile che l’esistenza di alcune di esse sfugga al sindacato, in quanto non vi sono rappresentanze sindacali dei lavoratori. Michele Berti ricorda che nella riunione precedente della Presidenza si decise di estendere l’indagine sulla delocalizzazione delle imprese del Veneto e del Friuli Venezia Giulia a tutto il territorio della Croazia e che quindi non solo la Camera di Commercio di Fiume andrebbe consultata, ma eventualmente anche quelle delle altre contee croate. Monica Ukmar suggerisce di verificare l’esistenza di CAE tra rappresentanze sindacali di lavoratori di imprese di Italia e Croazia ed eventualmente coinvolgere anche essi nell’indagine. Giovanni Della Valle fa presente che delocalizzazione può voler dire anche semplicemente significativi investimenti e che quindi, anche nei confronti di questo aspetto andrebbe posta particolare attenzione. Inoltre, invita a distinguere le varie tipologie di delocalizzazione, perché sono diverse a seconda dei vari settori dell’economia: suggerisce, da par suo, di limitarsi ai soli casi delle attività produttive. Propone infine che la versione del questionario presentata venga integrata inserendo nella tabella della domanda 1) anche una colonna per indicare l’eventuale nome dell’impresa in Croazia e una per indicare il numero di dipendenti italiani eventualmente impiegati. Monica Ukmar chiede se l’obiettivo della ricerca sia la qualità o la quantità e, quindi, se siano stati già individuati esempi di delocalizzazione, dove andare a intervistare i rappresentanti dei lavoratori coinvolti. Luca Visentini risponde che è troppo presto, visto che allo stato attuale non si dispone ancora di elementi per fare interviste mirate. Ricorda comunque che ci si aspetta proprio dall’elaborazione dei questionari le indicazioni dei siti produttivi in cui svolgere le interviste alle rappresentanze sindacali dei lavoratori. Giovanni Della Valle fa presente che un’indagine sulla delocalizzazione per avere successo deve essere condotta da un soggetto terzo tra lavoratori e datori di lavoro e quindi neutrale. Michele Berti ricorda che al successivo punto dell’ordine del giorno si affronterà proprio l’assegnazione della ricerca/studio sulla delocalizzazione. Luca Visentini propone quindi che il questionario venga approvato così come proposto con le sole integrazioni suggerite da Giovanni Della Valle e che, quindi, una volta completato venga distribuito ai presenti, che si preoccuperanno di veicolarlo alle categorie dei sindacati di appartenenza interessate dal fenomeno delocalizzazione. La Presidenza del C.S.I. approva all’unanimità.

2. Luca Visentini ricorda come sia necessario individuare qualcuno, persona o società, cui assegnare l’incarico di svolgere la ricerca/studio sulla delocalizzazione delle imprese del Veneto e Friuli Venezia Giulia in Croazia, visto che questa dovrà servire da supporto al lavoro dei sindacalisti italiani e croati impegnati nel seminario conclusivo sull’argomento. L’incaricato dovrà riunire le informazioni provenienti dai questionari compilati dai sindacalisti italiani e croati e raccogliere i contributi esistenti in Croazia sul tema. Invita quindi i colleghi dell’SSSH a individuare un soggetto, con specifica preparazione sull’argomento e che trovandosi in Croazia abbia il polso della situazione del fenomeno delocalizzazione. Jadranka Tomašić assicura che l’SSSH cercherà di individuare un soggetto idoneo che, evidentemente, dovrà essere bilingue.

3. Michele Berti fa presente ai colleghi dell’SSSH che per mettere a punto una bozza di modifica dello Statuto del C.S.I. da proporre all’esame della Presidenza e – successivamente – da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea è necessario che l’SSSH decida con quanti organi territoriale di contea oltre all’Istria vuole aderire al C.S.I. Ciò, infatti, inciderà sia sul nuovo nome del C.S.I. che sulla composizione del numero di componenti della Presidenza e dell’Assemblea. Jadranka Tomašić comunica che nell’attuale strutturazione interna dell’SSSH, le contee Istriana, Litoraneo-Montana e di Lika-Segna fanno parte di un’unica macro-regione sindacale. L’idea sarebbe quella di aderire al C.S.I. con tutta la macro-regione, anche se – a suo avviso – non sarebbe necessario garantire ai colleghi di tutte e tre le contee rappresentate la medesima rappresentanza all’interno degli organi del C.S.I., visto che la contea di Lika-Segna è di fatto storicamente, economicamente e socialmente avulsa dalle dinamiche delle altre due contee che si affacciano al mare. In ogni caso, s’impegna a consultarsi con la Segreteria Nazionale di Zagabria e a riferire quanto prima la decisione dell’SSSH.

4. Luca Visentini, in considerazione di quanto discusso sub 3., visto che probabilmente la decisione dell’SSSH non sarà immediata, propone di non fissare ancora la data per la prossima Assemblea del C.S.I., quanto piuttosto quella della prossima riunione della Presidenza, che – dopo breve consultazione con i presenti – propone sia il 30 maggio 2005 alle ore 11.00, sempre presso la sede del C.S.I. di Trieste. La Presidenza approva all’unanimità.

5. Luca Visentini invita Michele Berti a riferire il contenuto del colloquio avuto con Roberto Santaniello, Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza di Milano della Commissione europea, in merito alla possibilità di organizzare un’iniziativa comune con il C.S.I. Nord-Est Friuli Venezia Giulia/Slovenia CGIL, CISL, UIL, ZSSS, KS ’90 sull’allargamento dell’Unione Europea. Michele Berti riferisce di non essere riuscito a incontrare personalmente Roberto Santaniello, ma di averlo solo sentito telefonicamente. Dopo avergli confermato i termini della proposta lanciata a dicembre 2004 – pur con la perplessità derivante dall’intervenuto stop ai negoziati tra Unione Europea e Repubblica di Croazia sull’adesione – il Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza di Milano della Commissione europea ha invitato i due C.S.I. a mandargli una proposta scritta, che non sia necessariamente l’organizzazione di un evento, ma che abbia il fine di coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’allargamento dell’Unione europea. Luca Visentini propone quindi che Michele Berti e Monica Ukmar si trovino per elaborare una bozza di progetto, da sottoporre poi alle Presidenze dei due C.S.I. La Presidenza approva all’unanimità.

Verificato che non vi sono altre richieste d’interventi, Luca Visentini dichiara sciolta la riunione della Presidenza del C.S.I. alle ore 13.08.

Il verbalizzatore
Michele Berti