Comunicato stampa: “I croati di origine italiana ancora una volta dimenticati dal Governo italiano nel Decreto flussi 2007” – 13/11/2007

COMUNICATO STAMPA

Il C.S.IR. denuncia: i croati di origine italiana ancora una volta “dimenticati” dal Governo italiano nel Decreto flussi 2007

Il Consiglio Sindacale Interregionale (C.S.IR.) Friuli Venezia Giulia/Veneto/Croazia Sudoccidentale esprime il proprio sconcerto per le notizie diffuse nei giorni scorsi dagli organi di stampa in merito all’imminente emanazione del “Decreto flussi 2007” sui lavoratori stranieri non comunitari.

Nel testo (non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale), infatti, si legge che “nell’ambito della quota di 170.000 stranieri ammessi in Italia per l’anno 2007, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, una quota di 500 unità, lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina, Uruguay e Venezuela”, avranno titolo preferenziale all’ingresso nel nostro Paese.

Ancora una volta, quindi, il Governo italiano privilegia cittadini stranieri di origine italiana provenienti da Paesi del Sudamerica e “dimentica” quelli territorialmente più vicini, vale a dire quelli della Croazia, Paese che – tra l’altro – ha in corso un negoziato per l’adesione all’Unione europea.

E ciò, in modo alquanto sorprendente, avviene dopo che – su sollecitazione della UIM, Sezione di Trieste – il Ministro Plenipotenziario, Gioacchino Trizzino, aveva risposto nell’agosto del 2006, garantendo che tale misura sarebbe stata estesa anche ai cittadini croati di origine italiana già nel 2° Decreto Flussi del 2006 (cosa effettivamente poi avvenuta) e pure in quello del 2007.

Il C.S.IR., dunque, chiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prima che il decreto diventi definitivo, di apportare le variazioni garantite nei mesi scorsi, in modo da evitare che si continui a perpetuare quest’assurda dimenticanza a danno dei croati di origine italiana, molti dei quali già sopportano la mancanza di un accordo quadro sul frontalierato tra Italia e Croazia, che li relega nel lavoro irregolare in territorio italiano.

Trieste, 13 novembre 2007

Il Presidente del C.S.IR.
Luca Visentini