Atto Costitutivo

Tra le Organizzazioni Confederali CGIL, CISL e UIL delle Regioni Friuli – Venezia Giulia e Veneto e la SSSH – SAVEZ SAMOSTALNIH SINDIKATA HRVATSKE – dell’Istria

considerato

che da tempo è in atto un intenso e positivo rapporto di collaborazione sindacale, in un quadro di relazioni economiche, sociali e culturali molto intense tra le due regioni

rilevato

che tali rapporti sono destinati ad un ulteriore rafforzamento a seguito della richiesta di adesione della Croazia all’Unione Europea, tenuto conto della necessità di sottoporre a continua e attenta analisi le situazioni ed i problemi dei lavoratori delle due aree interessate al fine di promuovere adeguati ed efficaci provvedimenti per ciò che attiene in particolare alla protezione sociale; ai fenomeni migratori e specie a quelli del frontalierato, al consolidamento di un clima di convivenza e di comprensione fra entità culturali ed etniche diverse; al sostegno ai piani di integrazione infrastrutturale e agli strumenti incentivanti previsti, in ambito nazionale e comunitario, per le aree di confine, allo sviluppo degli scambi formativi, scientifici e tecnologici; ai temi della salute degli ambienti di lavoro; al confronto di esperienze nell’ambito dei programmi di lavoro della Comunità Alpe Adria, anche in relazione ai complessi problemi posti dalla situazione dei Paesi contermini;

considerato inoltre

che l’Istria ha già ottenuto dall’Unione Europea la qualifica di Euroregione per la sua estensione geografica che comprende anche parte del territorio sloveno e italiano; che sul territorio istriano è presente una cospicua minoranza italiana dotata di proprie strutture sociali e culturali; che il sindacato italiano è presente nei maggiori centri con veri e propri enti di patronato; che a seguito dei rapporti storici con Venezia la Regione Veneto ha intrapreso una serie di collegamenti culturali ed economici con l’Istria;

si conviene di istituire

il Consiglio Sindacale Interregionale (CSI) che comprende il Friuli – Venezia Giulia, il Veneto e l’Istria, con la prospettiva di estenderne successivamente l’azione anche alla zona di Fiume e del Kvarnero Quarnero.

Lo scopo del CSI è la difesa e la promozione degli interessi economici, sociali e culturali dei lavoratori e dei pensionati delle tre regioni attraverso:

l’analisi comune sulle situazioni interne alle proprie regioni e allo stato dei rapporti bilaterali nel quadro delle relazioni tra Italia e Croazia e, più in generale, nel quadro delle iniziative internazionali – Unione Europea, Alpe Adria, Comunità Stati Centroeuropei, ecc.;

una autonoma capacità propositiva a sostegno dei processi di sviluppo di integrazione economica quale fattore di sostegno alla costruzione della cultura della pace e della convivenza, della difesa delle minoranze etniche e linguistiche;

l’approfondimento specifico dei temi dell’economia e del lavoro nell’ambito della collaborazione trnsfrontaliera, promuovendo tutte le iniziative utili e necessarie a rafforzare il ruolo e la presenza del sindacato e a promuovere lo sviluppo dei diritti dei lavoratori;

la definizione di linee e obiettivi comuni, quale conseguenza del confronto costante delle rispettive posizioni e quale presupposto per iniziative coordinate nei confronti degli interlocutori pubblici e privati.

Le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL E UIL del Friuli – Venezia Giulia e del Veneto e S.S.S.H. dell’Istria decidono:

1) la costituzione del Consiglio Sindacale Interregionale CSI Friuli – Venezia Giulia – Veneto – Istria;

2) che il CSI si dà le seguenti strutture:

  1. l’Assemblea generale, che si riunisce almeno una volta all’anno, e che è composta da 19 rappresentanti sindacali, di cui 7 dell’S.S.S.H e 12 in rappresentanza di CGIL CISL UIL;
  2. l’assemblea si articola in commissioni o gruppi di lavoro permanenti;
  3. l’ufficio di presidenza, composto da un rappresentante per organizzazione, per complessivi 6 componenti in rappresentanza paritaria tra i sindacati istriani e italiani.

I componenti degli organi di cui ai punti a., b. e c. sono nominati dalle organizzazioni promotrici.

Le decisioni devono essere assunte in accordo tra le due rappresentanze.

L’Ufficio di Presidenza è l’organo di direzione del C.S.I.; è presieduto da un Presidente designato a rotazione da CGIL-CISL-UIL del Friuli Venezia Giulia e da due co-Presidenti, uno designato da S.S.S.H. dell’Istria e una designato a rotazione da CGIL-CISL-UIL del Veneto. Le rotazioni avvengono annualmente.

I componenti l’ufficio di Presidenza presiedono le Commissioni nella stessa forma di un Presidente e di due co-Presidenti.

Le Commissioni di lavoro hanno l’obiettivo di stimolare e fare proposte di lavoro al C.S.I. e di affiancare la Presidenza negli obiettivi previsti.

Competono all’Ufficio di Presidenza, con voto unanime, le decisioni relative alla gestione amministrativa e all’attuazione di progetti e iniziative.

Il C.S.I. viene avviato formalmente il giorno 19 giugno 1995. Da tale data, entro un anno, l’Ufficio di Presidenza e l’Assemblea generale verificheranno le eventuali modifiche e integrazioni da apportare al presente Statuto per eventuali adeguamenti tesi al miglior funzionamento dell’organismo.