Vivi in Italia e lavori in Croazia?

Se svolgi il tuo lavoro subordinato (dipendente) in Croazia e risiedi in Italia, dove ritorni periodicamente, allora sei un/a lavoratore/lavoratrice frontaliero/a (o pendolare).

In quanto lavoratore/lavoratrice frontaliero/a (o pendolare) subordinato/a (dipendente) impiegato/a in Croazia:

  • il tuo lavoro è completamente regolato dalla legislazione sul lavoro croata;
  • hai diritto a godere della completa parità di trattamento con i/le lavoratori/lavoratrici che lavorano e sono residenti in Croazia, per quanto riguarda le condizioni di impiego e di lavoro, in particolare in materia di retribuzione, licenziamento, reintegrazione professionale o ricollocamento, se dovessi diventare disoccupato/a;
  • hai diritto a godere degli stessi vantaggi sociali e fiscali dei/delle lavoratori/lavoratrici che lavorano e sono residenti in Croazia;
  • i versamenti contributivi e previdenziali sono effettuati dal tuo datore di lavoro in Croazia e tu sei assoggettato/a al sistema di sicurezza sociale croato, il quale è l’unico competente a pagarti le dovute prestazioni. Vi sono tuttavia alcune eccezioni, che riguardano le prestazioni di disoccupazione completa, che vengono pagate in Italia;
  • hai la facoltà di ricevere le cure medico-sanitarie sia in Croazia, sia in Italia, presentando all’istituzione sanitaria competente italiana il modello S1 (vedi, di seguito, sia la versione fac-simile in lingua italiana, sia la versione fac-simile in lingua croata) rilasciato dall’omologa istituzione sanitaria croata. In questo modo, potrai anche scegliere il tuo medico di fiducia, che tuttavia potrai avere solamente in Italia;
  • attraverso il tuo datore di lavoro, paghi in Croazia le tasse sul reddito derivante dal tuo lavoro e devi poi dichiarare tale reddito guadagnato in Croazia anche all’Agenzia fiscale dell’Italia. Tuttavia, per evitare la doppia imposizione sul tuo reddito da lavoro, in Italia hai diritto a detrarre dalle tasse sul reddito un importo pari alle tasse che hai già pagato in Croazia su quel reddito.

Il lavoro frontaliero tra Italia e Croazia, tuttavia, non è ancora regolamentato in maniera completa e soddisfacente e, quindi, in quanto lavoratore/lavoratrice frontaliero/a, potresti incontrare delle difficoltà e subire delle discriminazioni da parte delle autorità competenti di questi due paesi. Per essere assistito/a nelle tue difficoltà puoi consultare la seguente guida, cliccando qui, oppure rivolgerti al C.S.IR.