28/12/2023 – Lavoro da remoto transfrontaliero: Sottoscritto da parte dell’Italia l’Accordo amministrativo che dal 1° luglio 2023 consente ai lavoratori frontalieri dipendenti residenti in un paese assoggettato al Regolamento (CE) N. 883/2004 e impiegati in un altro di tali paesi di conservare la legislazione di sicurezza sociale del paese di lavoro, in caso di attività da remoto prestata dal paese di residenza per meno del 50% del proprio orario lavorativo complessivo

28/12/2023 – Con la firma apposta in data odierna dal Direttore Generale per le Politiche della Sicurezza Sociale e delle Assicurazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Alessandro Lombardi, l’Italia ha aderito all’Accordo amministrativo che per cinque anni (rinnovabili per altri cinque), a partire dal 1° luglio 2023, consente ai lavoratori frontalieri dipendenti residenti nei paesi assoggettati al Regolamento (CE) N. 883/2004 e impiegati in un altro di tali paesi, di conservare la legislazione in materia di sicurezza sociale del paese di lavoro, in caso di attività lavorativa prestata da remoto nel paese di residenza per meno del 50% del proprio orario lavorativo. L’Accordo, entrato in vigore il 1° luglio 2023, comincerà così a produrre i suoi effetti per l’Italia, a partire dal 1° gennaio 2024. La Croazia aveva invece precedentemente sottoscritto il medesimo testo il 30 giugno 2023, i cui contenuti hanno cominciato a prendere effetto in tale paese dal 1° luglio 2023. L’adesione dell’Italia all’Accordo in parola è particolarmente rilevante per il frontalierato italo-croato, posto che tale intesa può produrre effetti tra due paesi, esclusivamente a condizione che entrambi lo abbiano sottoscritto. Dal 1° gennaio 2024 tale condizione è stata dunque finalmente raggiunta tra Italia e Croazia.

  • Accordo quadro sull’applicazione dell’articolo 16, paragrafo 1, del Regolamento (CE) No. 883/2004 nei casi di telelavoro transfrontaliero abituale, firmato dall’Italia
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